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COSA
FACCIAMO

ACCOGLIENZA RESIDENZIALE.

La comunità viene intesa come terapia d’ambiente capace di fornire un contesto relazionale emotivamente stabile e coerente e un supporto adeguato allo sviluppo del minore, che permetta di apprendere nuovi modelli di relazione e di comportamento quotidiano, con un’attenzione specifica a eventuali effetti iatrogeni di rafforzamento di valori e comportamenti trasgressivi, o all’effetto di contagio tra pari, attraverso interventi altamente individualizzati e analisi e cura delle dinamiche intra gruppo (tra i pari) e inter gruppi (gruppo utenti-gruppo equipe).

Comunità alloggio Walden

Sede maschile 14/18

La struttura, situata nel tessuto urbano di Menfi sorge su una superficie di terreno di circa 8000 mq, è immersa nel verde e sono presenti ampi spazi esterni. La superficie abitativa, che si trova al primo piano di un fabbricato di recente costruzione, è di circa 220mq, composta da undici vani: cinque camere da letto, ampio soggiorno con tv, cucina, ripostiglio per derrate alimentari, doppi servizi igienici, spogliatoio per gli operatori. La struttura è destinata ad accogliere adolescenti di sesso maschile di età compresa tra i 14 e i 18 anni, ed in particolari condizioni prevede l'accompagnamento fino al 21° anno di età. Inoltre la comunità può anche accogliere utenti di età compresa tra i 14 e i 21 anni inseriti con provvedimenti penali dell'Autorità Giudiziaria Minorile.

Residenziale

Comunità alloggio per minori

Struttura mista 6/13

La struttura è destinata ad accogliere minori di età compresa tra i 6 e i 13 anni, vittime di maltrattamento, abuso, in stato di abbandono o provenienti da famiglie scarsamente accuditive o protettive. L'intervento si configura essenzialmente quale garanzia di supporto, cura e tutela, con particolare riferimento alle attività di integrazione nel tessuto scolastico e sociale, nonché di supporto alla genitorialità ove le condizioni specifiche dei casi lo consentono.

L’immobile si compone di otto vani, tre servizi, dispensa, lavanderia e balconi sala riunioni.

La zona giorno comprende, oltre la cucina un ampio salone pluriuso destinato alla vita comune mentre la zona notte è composta da quattro vani, la superficie utile complessiva è di 225mq.

L'edificio nel quale sorge la struttura è ubicato nel centro della città consentendo facile accesso alle sedi istituzionali, sanitarie, educative e ludico-ricreative.

Casa accoglienza per gestanti, ragazze madri e donne in difficoltà

La casa Accoglienza è stata concepita come un luogo per intraprendere un percorso che aiuti la "donna" a ricostruire la propria autonomia e la propria identità.

Le modalità utilizzate per supportare le situazioni di disagio in cui versano le donne accolte si articolano in colloqui di prima accoglienza e di approfondimento seguiti da interventi di tipo specialistico. Per ogni utente inserito è prevista la formulazione di un P.E.I. (progetto educativo individuale) redatto dall'equipe interna dell'ente in collaborazione con il servizio inviante tenendo conto e dell'intera situazione socio-ambientale e culturale dell'utente.

La casa accoglienza prevede il raggiungimento di tali obiettivi:

- Accoglienza e sostegno alle donne in difficoltà;

- Promuovere, nella gestante, la presa di consapevolezza della responsabilità del futuro ruolo genitoriale, nonché delle proprie risorse; 

- Potenziare il senso di responsabilità e l'autonomia personale; 

- Ricostituzione delle relazioni familiari e sociali. 

 

L'edificio nel quale sorge la struttura è ubicato nel centro della città consentendo facile accesso alle sedi istituzionali, sanitarie, educative e ludico-ricreative. 

SERVIZI
SEMI-RESIDENZIALI
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L’Istituto Walden già da diversi anni, per incontrare le esigenze del territorio ed in particolare consentire la dimissione graduale degli utenti inseriti nelle comunità e residenti nei comuni ove hanno sede le strutture ed in quelli limitrofi, ha organizzato un servizio di comunità diurna intesa come modulo integrativo delle strutture residenziali.  Opera in tempi extra-scolastici ma può essere operativa anche durante l’intero arco della giornata e della settimana a seconda del P.E.I. E’ previsto un servizio mensa. La comunità diurna è frutto di una progettualità che questo ente ha portato avanti negli anni, ponendo al centro della propria mission il restituire ai minori un nuovo modello di vita, la riparazione di esperienze relazionali negative e di disagio, attraverso l’offerta di nuove relazioni, nuovi punti di riferimento, esperienze gratificanti che contribuiscano ad alimentare positivamente l’autostima, il senso di sé e della propria dignità ed autorevolezza, perché i minori possano investire proficuamente nel proprio futuro. Allo stesso tempo, la comunità diurna assume in sé anche la possibilità di intervenire con una presa in carico generale dell’intero sistema famiglia che coinvolge il minore, individuando risorse e limiti dello stesso contesto familiare per intervenire, in un’ottica sistemica, affinché non solo il minore, ma anche le figure di riferimento familiari trovino un nuovo equilibrio interno.

Comunità diurna

Modulo integrativo

Trattandosi di un modulo integrativo della struttura residenziale, la comunità diurna può accogliere fino a un massimo di 5 minori, per fascia d’età e sesso corrispondente a quello che caratterizza la struttura ospitante. 

Semiresidenziale

SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE.

I servizi domiciliari sono rivolti alle famiglie con minori, anziani, disabili, che si trovano in stato di disagio e sono tesi a supportare il nucleo familiare attraverso un’attività che può essere di tipo educativo, pedagogico e/o di sostegno, garantendo la permanenza dell’utente nell’ambito familiare. Si tratta di un intervento utilizzato nei casi in cui è necessario affiancare figure di appoggio al nucleo familiare per un certo numero di ore al giorno o alla settimana, in situazioni in cui gli operatori ritengono che la famiglia, pur presentando grosse difficoltà, se adeguatamente supportata possa costituire per il proprio congiunto un significativo punto di riferimento. 

L’intervento domiciliare scaturisce da un progetto globale sull’utente e sulla famiglia da parte di operatori, assistente sociale, psicologo, educatore professionale, operatore socio-assistenziale, etc. che lavorano in stretta collaborazione con i servizi sociali, le agenzie del territorio e le organizzazioni culturali e per il tempo libero.

Domiciliare
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